martedì 3 maggio 2016

Le foto de l'Espresso, il ricordo di Giacomo Marramao e Paolo Guzzanti

Massimo Celani
3 aforismi e 13 facce curiose di Giacomo





Il volto umano non mente mai: 
è l'unica cartina che segna tutti i territori 
in cui abbiamo vissuto.
Luis Sepùlveda, Diario di un killer sentimentale, 1996

Il viso è la sola parte del corpo
ad essere esposta tutta nuda al primo venuto.
Gisèle Freund

Un volto senza tratti caratteristici è come un libro 
di cui non si può citar nulla.
Joseph Joubert, Pensieri, 1838


Giacomo Marramao
"tradizione è custodire il fuoco, non adorare le ceneri"

Cara Giosi,
non potendo essere presente all'importante manifestazione del 26 aprile a Cosenza, vorrei porgervi un saluto ricordando Giacomo, di cui conservo in me l'immagine di una presenza viva e intensa, con poche, essenziali parole:

    Giacomo Mancini è per me, per la mia generazione, un uomo dotato di straordinaria sensibilità, apertura ai giovani e intelligenza delle cose.  Come politico, egli è stato fra i pochi che abbia tentato di riprendere e rigenerare il filone libertario, laico e garantista del socialismo italiano, proiettandolo sulle dinamiche di trasformazione che hanno investito il nostro paese a partire dagli anni sessanta. Per Giacomo Mancini, come per Lelio Basso e pochissimi altri esponenti della tradizione socialista, la democrazia italiana avrebbe potuto liberarsi delle sue logiche autoritarie e corporative solo promuovendo un intreccio costante fra istituzioni e movimenti, valorizzando politicamente il potenziale innovativo presente nei conflitti sociali, nelle nuove domande e nelle forme di autorganizzazione dei soggetti.
     Tutto ciò nella piena consapevolezza che il male oscuro della democrazia italiana dipendesse in ultima istanza da un pervicace conservatorismo, sul duplice versante delle istituzioni come dei movimenti sociali; che la politica è destinata a spegnersi nell'indifferenza senza uno scambio - anche conflittuale - fra le generazioni; e che infine, come aveva splendidamente spiegato Gustav Mahler, "tradizione è custodire il fuoco, non adorare le ceneri".

  Un forte abbraccio a te e a tutti i presenti

  Giacomo Marramao
  Filosofo, Direttore della Fondazione Basso

Paolo Guzzanti
Anni indimenticabili coraggiosi e folgoranti

Carissima Giosy, 
cari amici tutti, purtroppo una fastidiosa aritmia mi impedisce di viaggiare e di esserci. Ma sono egualmente con voi per percorrere i sentieri della memoria e sfogliare le pagine di un album che ci comprende e ci riguarda. Un album che è parte della nostra storia comune oltre che della famiglia di Giacomo Mancini con cui anche io ho trascorso un tratto indimenticabile della mia vita, anni indimenticabili coraggiosi e folgoranti.

Spero che ci sia presto una nuova occasione per ricordare insieme il passato e tenere d'occhio il futuro, che non sembra esaltante.
Un abbraccio a tutti.

Paolo Guzzanti
26 aprile 2016

Nessun commento:

Posta un commento